La nostra mission, fin dai primi anni ‘80, è stata quella di offrire un punto di riferimento concreto nell’ambito territoriale della Regione Lombardia, a persone, gruppi e/o strutture che per vicende personali o impegno civile gravitano attorno al disagio giovanile nelle sue diverse forme quali droga, alcol, gioco d’azzardo etc., svolgendo attività di prevenzione, terapia, recupero e reinserimento.

A tal fine l’Associazione Ce.p.i.a, a partire dal 1985, ha fondato una comunità terapeutica di recupero per soggetti dipendenti da sostanze lecite e illecite, accreditandola nel 1990 in Regione Lombardia. Attualmente l’accreditamento con la Regione Lombardia e il contratto con l’ATS Val Padana sono per 11 posti.

La convinzione che la tossicodipendenza sia per lo più riconducibile a disturbi della relazionalità e della affettività, induce a ritenere che la ricostruzione delle capacità relazionali sia un percorso obbligato del processo terapeutico che ha pertanto nel dialogo lo strumento terapeutico privilegiato e nella condivisione della vita lo stimolo affettivo vincente.

La vita comunitaria, la gestione e la cura degli spazi, la cura del sé, la relazione con i compagni, il confronto in gruppo, la disponibilità all’ascolto degli operatori sia in momenti strutturati sia nella quotidianità, il lavoro condiviso, la riflessione personale, la lettura, lo svago e le attività lavorative sono elementi che aiutano a maturar una nuova coscienza di sé ed un modo diverso di porsi rispetto agli altri.

Proprio per questo la vita comunitaria non deve essere intesa come un ambiente di vita rigido e chiuso, ma bensì una vita d’insieme che ripropone le regole di vita familiare e sociale, dove l’operatore, nel ruolo del buon padre di famiglia, ha il compito di condurre le singole persone ad attuare scelte autonome e consapevoli, nel rispetto della propria individualità, favorendo il confronto con l’esterno attraverso un percorso lavorativo e la riscoperta delle proprie attitudini.

Per favorire la socializzazione e il mantenimento delle normali attività di vita, l’Associazione Ce.p.i.a. San Leonardo ha scelto di inserire la comunità in un contesto alle porte città di Mantova, laddove  la realtà comunitaria deve essere uno spazio per il contenimento sia fisico che relazionale, ma in una condizione di “sfida aperta”.

Il percorso comunitario del Ce.p.i.a, per le sue connotazioni, si è sempre più qualificato come progetto di reinserimento e pertanto è particolarmente adatto a persone che hanno già svolto un percorso comunitario “tradizionale”.

Il progetto terapeutico adottato dal Cepia si basa sui seguenti principi ispiratori:

  • Il ricorso alla “droga” è sintomo di un disagio e un tentativo di copertura e fuga dai reali problemi della persona.
  • La persona va aiutata ad aiutarsi.
  • Amarsi, essere amati ed amare è forza per uscire dalla solitudine e dalla schiavitù dello sballo.
  • Ogni persona deve essere protagonista e responsabile della propria vita.
  • Ogni persona è unica.

Non è importante il tipo di droga che una persona assume, ma perché questo accade.